Home Storie Un viaggio nel tempo e nel gusto: Roma – parte 2

Un viaggio nel tempo e nel gusto: Roma – parte 2

di Silvia Coletto
Scusate la lunga ma involontaria assenza, torno con tanta voglia di “bloggare” e nelle prossime settimane arriveranno molte nuove ricette!!!
Quindi dove eravamo rimasti con il tour romano?
Il mattino seguente, un obiettivo: mangiare un Maritozzo degno di questo nome, prima di fare qualsiasi altra cosa.
I maritozzi sono dei dolci tipici del Lazio, ma soprattutto di Roma, panini morbidi preparati con uvetta, pinoli, scorzette di arancia o cedro candite, vengono spesso tagliati nel mezzo e farciti con panna montata fresca. Una botta di vita e di energia!!! Ma le calorie non esistono quando siamo in ferie giusto? Abbiamo scelto un storica pasticceria vicino a Campo dei Fiori, consigliata tramite un contatto su Instagram (poi dicono che i social non servono…) la pasticceria si chiama Bernasconi e  il Maritozzo era una meraviglia, come la panna, i caffè, i cappuccini e le brioches, abbiamo assaggiato anche un cannolo siciliano…Soddisfatti e pieni di energie per gran parte della giornata!!!

maritozzi

Nel precedete post avevo  scritto che avrei provato la ricetta dei Maritozzi per pubblicarla…Ci ho provato, ma più che i maritozzi ho sfornato dei biscottoni all’uvetta!!! Sicuramente ho sbagliato qualcosa durante la lievitazione,  ci aggiorniamo quando otterrò almeno un  risultato  diciamo discreto;) adesso poi mi sto applicando con il lievito mare;)

In  mattinata abbiamo visitato la cima  dell’Aventino una zona residenziale molto più tranquilla di altre dal punto di vista turistico, ma che presenta dei monumenti importantissimi come la basilica paleocristina di Santa Sabina, la chiesa dei Santi Bonifacio e Alessio,  Piazza dei Cavalieri di Malta…
Zona romanticissima con con un panorama stupendo sulla città, è infatti richiestissima per cerimonie, per capirsi in quella zona si sono susseguiti 4 matrimoni nell’arco di un paio di ore.
 
santa sabina

aventino
 
santa sabina 
 
Sabato nel  pomeriggio avevo pianificato di  andare ad Eataly, della serie chi mi ama mi segua oppure ci vado da sola;),  da molto tempo volevo visitare  mega-store  di prodotti tipici,  e fare degli acquisti  con calma, una anno fa  ero riuscita  a fermarmi di sfuggita al piano terreno, rimanendo incantata e  rischiando pure di perdere il treno…
eataly Roma 
 
eataly RomaPer un’ appassionata di prodotti alimentari  tipici italiani ed internazionali come me, Eataly  di Roma  è un paradiso!!! Per capirsi è come per una fashion blogger andare a fare shopping in via Montenapoleone o  in via della Spiga a Milano;). Io adoro girare per piccole gastronomie e botteghe alimentari italiane, e ammetto che  Eataly  avendo praticamente la superficie e l’organizzazione di un  centro commerciale,  risulta più standardizzato, moderno,   meno tipico nell’ambiente, ma i prodotti sono veramente d’ altissimo livello e provenienti anche da piccole aziende alimentari  italiane.  E che dire degli incredibili banchi di prodotti freschi???

Insomma se io abitassi a Roma o in un altra città dove c’è   Eataly, sono sicura che troverei la scusa o una ricetta;) per andare a fare la spesa più volte al mese!!!

E il reparto libri vogliamo parlarne? Avrei potuto passare ore solo li, felicemente indecisa fra un libro di ricette tradizioni o di spezie…Alla fine io ho scelto “LA GRAMMATICA DEI SAPORI e delle loro infinite combinazioni”di Niki Segnit,  lo consiglio vivamente agli appassionati di cucina che desiderano sperimentate nelle loro ricette combinazioni insolite, aiuta realmente a calibrare l’istinto e la loro fantasia, suggerendoti accostamenti classici e noti ed altri alternativi provenienti da paesi lontani, con molte curiosità e cenni storici.
Purtroppo avendo già pranzato non ho potuto provare i ristoranti tematici,  distribuiti in base alla materie prime nei diversi piani, la prossima volta sicuramente arriverò a stomaco vuoto per provarne alcuni;).

etaly

 

Vi lascio una foto anche del mio “piccolo- grande bottino”,  purtroppo il lungo viaggio di ritorno del giorno successivo, non mi ha permesso di acquistare prodotti freschi. Forse è stato meglio così per  questa mia prima vera visita ad Eataly, mi sarei smarrita nell’indecisione fra un culatello, un pecorino stagionato con frutti di bosco e tante altre meravigliose eccellenze.

LA GRAMMATICA DEI SAPORI

 Per finire questo tour romano vorrei parlarvi della cena del sabato sera a Trastevere.

Questa volta non  scriverò di piatti tradizionali  e di cucina romana o meglio non direttamente.
Come mi ha detto la cara  amica che ci ha ospitato,  rispetto ad altre famose città italiane ed altre grandi capitali europee, a Roma  si mangia molto bene e con dei prezzi giusti in moltissimi ristoranti, taverne, trattorie, pizzerie.

Quindi del ristorante Comparone  voglio raccontarvi  di professionisti  con grande esperienza, che con il loro sorriso, i loro consigli, le loro batture in romano e i loro aneddoti  ci hanno fatto sentire, in una tiepida serata di primavera, proprio nella veranda di quel  ristorante di fronte a l’isola Tiberina, proprio a Trastevere, proprio a Roma.  Spero di aver reso l’idea.

La loro professionalità, ma soprattutto  la loro passione e il loro entusiasmo, anche  a fine carriera, mi hanno stupita e meravigliata e mi hanno fatto molto riflettere.
La ristorazione  italiana  per me è anche questo, spero che alcuni nostri giovani del settore, riescano a crederci in questo modo, dall’inizio alla fine della loro attività lavorativa. 

Solo così potranno far sentire come me,  migliaia di altri turisti italiani o stranieri, in una tiepida serata di primavera a Roma o in un’altra meravigliosa città  o paese italiano dove avranno la fortuna di lavorare.
 

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