Home Storie Un viaggio nel tempo e nel gusto: Roma – Parte 1

Un viaggio nel tempo e nel gusto: Roma – Parte 1

di Silvia Coletto
 
roma

Ho trascorso lo scorso weekend del 1°Maggio a Roma con il mio fidanzato e degli amici, ospiti di una carissima amica, una piccola vacanza all’insegna della storia, dell’arte e naturalmente dell’ottima cucina romana.
Questo è il primo viaggio che racconto sul blog e mi sembra perfetto partire da una città che adoro, la nostra Città Eterna. Scriverò  in futuro  di altri piccoli viaggi, precedenti alla nascita di questo blog, cercando di ricostruire e  non dimenticare  i dettagli, le sensazioni, i profumi e i sapori…
Sicuramente inserendo  alcuni piccoli consigli enogastronomici e non solo.
Siamo partiti dalle nostre Dolomiti con un comodo furgoncino 9 posti, in alternativa al treno.
Fra Firenze ed Arezzo abbiamo rischiato, per una decina di chilometri, che si fermasse il  supermezzo!!! In realtà  il furgoncino,  utilizzato raramente,  è entrato in riserva e ripescava  i depositi dal fondo del serbatoio, scusate la pessima terminologia automobilista  sono una donna;). Insomma sembrava stessimo per rimanere a piedi  sulla trafficata e pericolosa  autostrada A1 degli Appennini!!! Per fortuna si trattava di un pezzo di autostrada in discesa e alla fine siamo arrivati sani e salvi al casello dove avevamo deciso precedentemente di uscire  per il nostro pranzo Toscano presso l’Osteria de’ Giusti e, vista la situazione, prima di tutto abbiamo fatto rifornimento.

In questo ristorante ero già stata l’anno scorso, durante un weekend in Toscana (uno dei viaggi di cui vorrei parlare) a cena  per mangiare una vera e gustosa bistecca alla fiorentina.
Adesso lo consiglio anche se  siete in viaggio e  non volete mangiare i soliti panini delle stazioni di servizio,  è un alternativa gustosa e comodissima, credetemi questo ristorante non potrebbe essere più attaccato al casello di Incisa.
L’ambiente è tipicamente rustico ed accogliente, i piatti sono i principali della tradizione toscana e io non potevo non mangiare i crostini toscani che amo, soprattutto quelli con i fegatini:
cinghiale e polenta
  
crostini

e per continuare in bellezza il  pranzo toscano  ho ordinato  questi gustosissimi  “Fagottini ripieni di Cinta Senese con pomodorini, rucola e pecorino”:

osteria de'giusti
Dopo un bel caffè,  un po’ troppo sazi ma sicuramente molto soddisfatti, siamo ripartiti.
L’arrivo a Roma, nel tardo pomeriggio,  è stato traumatico come sempre: traffico (che sembra fuori controllo) scorte, autobus turistici ovunque, macchine parcheggiate ogni dove,  motorini e moto che sfrecciano a destra e a sinistra.
Ma è bastato parcheggiare il furgoncino, che  intelligentemente abbiamo ripreso solo per partire, e per essere più sereni per tutto il weekend.
Non ricordavo che con un buon passo, una piantina e un po’ di senso dell’orientamento,  tutti i monumenti principali sono raggiungibili camminando.
La prima sera a  Trastevere siamo subito entrati  nel cuore della  tradizione eno-gastomica della della Capitale, per aperitivo abbiamo bevuto un  Trebbiano presso l’enoteca Ferrara che proponeva anche  fave crude e pecorino d’altissima qualità,  più Roma di così;)
Per quanto riguarda la visita alla città, il primo giorno abbiamo organizzato  un tour classico per un amico che non era mai stato a Roma, abbiamo quindi visto: Castel Sant’Angelo, Piazza S. Pietro, Piazza di Spagna, Fontana di Trevi, Pantheon, Piazza Venezia, Via dei Fori Imperiali, Colosseo, Circo Massimo. In questo weekend abbiamo visitato velocemente molti monumenti, ma per motivi di tempo, abbiamo approfondito solo le visite  al Colosseo il primo giorno e il giorno successivo ai Fori Romani e all’Aventino.

 
 
 Le mie amiche che ammirano  i Fori dal colle del Campidoglio, lasciano sempre senza parole…
 
Avremo tutti  desiderato moltissimo visitare  San Pietro,  ma le code erano  veramente incredibili per l’enorme afflusso di gente e  i controlli di sicurezza.
Per questa visita vi consiglio  di evitare il fine settimana e di andare prestissimo al mattino sulle 7 o tardi verso le 18, come ci aveva consigliato un vigile. Il mio prossimo tour a Roma sicuramente partirà da lì.
s.pietro
Alla fine della prima faticosa giornata volevamo andare a  mangiare in un ristorante  raccomandato da un amico sposato con una romana: Taverna Trilussa. Abbiamo provato a prenotare, ma era tutto pieno,  determinatissimi abbiamo provato a passare tardi, dopo l’aperitivo, e fortunatamente dopo   una decina di minuti di attesa  si è liberato un tavolo!!!
A Roma sembra di essere un po’ in Spagna, mangiare dopo le  10 o oltre è normale!!! Adoro, in mezzo ai monti  è quasi impossibile invece…
Credo che la scritta all’ingresso la dica lunga su questo ristorante:

così come la presentazione sulla prima facciata del menù:

I piatti che abbiamo provato sono perfettamente romani, non sofisticati, non elaborati semplici e tradizionali e fatti come si deve. Vi consiglio tutto quello ho assaggiato: supplì alla romana (o al telefono), mozzarella in carrozza, fiori di zucchina fritti (divini!!!), carciofi alla giudia, fra i primi i classici  tonnarelli cacio e pepe,  l’amatriciana e  per  secondo la  coda alla vaccinara (non ho ordinato tutto io per naturalmente:P )

suppli al telefono
 
tonnarelli
 
bucatini

coda

Vi saluto con le foto di questi gustosi piatti, nella seconda parte di questo mio racconto, vi parlerò dei famosi Maritozzi con relativa ricetta, proverò pure a farli…speriamo bene! Vi consiglierò inoltre qualche localino per pasti  veloci durante i tour in città e racconterò di un’altro ristorante a Trastevere dove lavorano delle persone, con molta esperienza, veramente speciali.
 

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