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La settimana scorsa presso un supermercato biologico a Montebelluna, ho trovato del freschissimo cavolo nero, nella nostra zona lo trovo raramente e appena l’ho visto non me lo sono fatto sfuggire.
Le ricette con il meraviglioso vegetale dal colore verde scuro brillante, del quale adoro il sapore, mi riportano sempre alla romantica Toscana.
Fra i miei ricordi più “recenti” ci sono tre brevi viaggi indimenticabili.
Il più lontano, la gita del quinto anno del corso di laurea in Scienze e Tecnologie Agrarie.
Ricordo la meravigliosa passeggiata fronte Tirreno, l’incontro con i butteri e i loro maestosi cavalli maremmani, le serate nell’appartamento dell’agriturismo in Maremma, a chiacchierare e a scherzare fino a notte fonda, degustando vini e prodotti tipici acquistati presso le aziende che abbiamo visitato.
Circa 3 anni dopo, ho frequentato un master in marketing dell’impresa vitivinicola a Conegliano, lì ho conosciuto una brillante ragazza dagli occhi azzurri. Io e ed Elisa siamo subito diventate amiche e, da responsabili studentesse, dove potevamo approfondire la formazione se non passando alcuni giorni a Montalcino?
Ricordo la meravigliosa passeggiata fronte Tirreno, l’incontro con i butteri e i loro maestosi cavalli maremmani, le serate nell’appartamento dell’agriturismo in Maremma, a chiacchierare e a scherzare fino a notte fonda, degustando vini e prodotti tipici acquistati presso le aziende che abbiamo visitato.
Circa 3 anni dopo, ho frequentato un master in marketing dell’impresa vitivinicola a Conegliano, lì ho conosciuto una brillante ragazza dagli occhi azzurri. Io e ed Elisa siamo subito diventate amiche e, da responsabili studentesse, dove potevamo approfondire la formazione se non passando alcuni giorni a Montalcino?
Che pazze scatenate, cartina del territorio alla mano con indicate tutte le cantine, con la mia pimpante poletto abbiamo percorso le romantiche e polverose strade bianche, ci siamo perse, abbiamo conosciuto produttori, visitato cantine storiche ed altre più moderne, degustato eccellenti rossi, cenato e pernottato in un paese emblema della storia e della cultura del vino italiano.
E per finire un terzo viaggio più recente nel 2014 con Mauro, mio fratello e la sua dolcissima compagna Ilaria. Un week-end lungo rilassante e godereccio, finalmente noi quattro insieme.
Tanti chilometri percorsi nella verdissima Valdarno superiore, così diversa da altri territori toscani ma altrettanto affascinante. Abbiamo soggiornato a Figline Valdarno in un albergo da favola medioevale, splendidamente ristrutturato: Villa Casagrande
A proposito di cibo tipico toscano, il primo giorno di tour a Consuma, su consiglio di un camionista (loro sanno sempre dove bisogna mangiare) siamo andati a fare merenda presso il Panificio e Pizzeria di M.Carletti e Daniele, lì abbiamo conosciuto il Sig.Carletti, un allegro 90enne, cavalieri del lavoro ed ancora attivo in bottega, che ci ha conquistati, con la sua simpatia, i suoi racconti del passato e naturalmente con la semplicità e bontà delle sue schiacciate all’olio farcite.
Dicono che le migliori schiacciate siano proprio quelle di Consuma.
La solita prolissa che si fa prendere dai ricordi;) torniamo al cavolo nero.
A proposito di cibo tipico toscano, il primo giorno di tour a Consuma, su consiglio di un camionista (loro sanno sempre dove bisogna mangiare) siamo andati a fare merenda presso il Panificio e Pizzeria di M.Carletti e Daniele, lì abbiamo conosciuto il Sig.Carletti, un allegro 90enne, cavalieri del lavoro ed ancora attivo in bottega, che ci ha conquistati, con la sua simpatia, i suoi racconti del passato e naturalmente con la semplicità e bontà delle sue schiacciate all’olio farcite.
Dicono che le migliori schiacciate siano proprio quelle di Consuma.
La solita prolissa che si fa prendere dai ricordi;) torniamo al cavolo nero.
Questa volta volevo preparare una zuppa speciale, e così come il cavolo nero mi riporta in Toscana, se penso alle ricette toscane penso a lei, alla mia amica e brillante food blogger Sara Sguerri e al suo blog Pixelicious.
Per questa mia ricetta sono stata ispirata da un suo gustoso Minestrone, aggiungendo poi un po’ del mio amato Trentino.
Spero non mi odierà;) per comodità ho usato i ceci decorticati (che non necessitano ammollo) , che avevo comprato per comodità per il mio piccolo.
Ingredienti per 4 persone
150 g di ceci secchi decorticati
2 rametti di rosmarino
2 spicchi d’aglio
1 scalogno
250 g di cavolo nero
olio extra vergine di oliva
pepe nero
sale
1 fetta di speck tagliata grossa
2 rametti di rosmarino
2 spicchi d’aglio
1 scalogno
250 g di cavolo nero
olio extra vergine di oliva
pepe nero
sale
1 fetta di speck tagliata grossa
Sciacquate i ceci e cuoceteli in circa 2,5 litri acqua con il rosmarino e gli spicchi d’aglio,
per la cottura seguite i tempi indicati sulla confezione, nel nostro caso dal bollore 45 minuti.
per la cottura seguite i tempi indicati sulla confezione, nel nostro caso dal bollore 45 minuti.
Lavate le foglie di cavolo nero, togliete le coste più dure, e tagliateli a pezzetti.
Fate soffriggere lo scalogno in una pentola con alcuni cucchiai di olio, aggiungere il cavolo nero e fatelo rosolare.
Quando i ceci saranno ben cotti, scolateli, conservando l’acqua di cottura, togliete quindi l’aglio e il rosmarino e divideteli a metà.
Con il passaverdura schiacciate metà dei ceci e ottenete una purea e mettete gli da parte quelli interi.
Utilizzate l’acqua di cottura dei ceci per cuocere il cavolo nero per 40 minuti, aggiungete la purea di ceci.
Poco prima che il cavolo sia cotto, aggiungete i ceci lasciati interi e riportate a bollore, aggiungere sale e pepe a piacere.
Tagliate lo speck a cubetti e soffriggetelo in una padella con un filo d’olio.
Servite la zuppa calda con i cubetti di speck e se desiderate aggiungete dei crostini di pane.
Fate soffriggere lo scalogno in una pentola con alcuni cucchiai di olio, aggiungere il cavolo nero e fatelo rosolare.
Quando i ceci saranno ben cotti, scolateli, conservando l’acqua di cottura, togliete quindi l’aglio e il rosmarino e divideteli a metà.
Con il passaverdura schiacciate metà dei ceci e ottenete una purea e mettete gli da parte quelli interi.
Utilizzate l’acqua di cottura dei ceci per cuocere il cavolo nero per 40 minuti, aggiungete la purea di ceci.
Poco prima che il cavolo sia cotto, aggiungete i ceci lasciati interi e riportate a bollore, aggiungere sale e pepe a piacere.
Tagliate lo speck a cubetti e soffriggetelo in una padella con un filo d’olio.
Servite la zuppa calda con i cubetti di speck e se desiderate aggiungete dei crostini di pane.