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Lavate le patate, mettetele in una pentola con acqua fredda.
Dieci giorni fa sono andata a Jesolo dai miei con il piccolo, era da prima delle festività che non li vedevamo, un mese e mezzo…
Appena arrivati, mentre scaricavo la macchina “fantozziana” piena di qualsiasi cosa possa servire ad un bimbo di 7 mesi (come se fossimo andatati in un paese dimenticato da Dio), mia mamma ha detto a Mark che aveva appena preso in braccio: “Sai che hai proprio una brava mamma”?
Non so se voleva che sentissi, ma quelle poche e dolci parole mi hanno fatto commuovere, fino a quel momento non sapevo nemmeno io di averne tanto bisogno.
Perché se essere una brava mamma è difficile, capire se stai facendo bene è impossibile soprattutto durante i primi mesi, fa veramente bene al cuore sentirselo dire ogni tanto, anche se chi te lo dice è sinceramente di parte, come solo una mamma sa essere.
Mia mamma, avendo avuto un attività in proprio con mio padre, ha sempre lavorato moltissimo e quando eravamo bimbi aveva pochissimo tempo per stare con noi.
Ho pochi ricordi della mia infanzia in cucina con lei, in uno di questi abbiamo preparato insieme degli gnocchi di patate e li abbiamo poi conditi con un delizioso sugo d’anatra.
Ora che è in pensione è un ottima e velocissima cuoca, riesce in meno di un’ora a preparare un pranzo delizioso per 8 persone anche con pochissimi ingredienti.
La sua porta è sempre aperta a figli e famiglie a seguito,
anche all’ultimo minuto e senza tanti preavvisi e formalità. Le sue lasagne e il suo ragù di carne rimangono ancora adesso ineguagliabili.
La sua porta è sempre aperta a figli e famiglie a seguito,
anche all’ultimo minuto e senza tanti preavvisi e formalità. Le sue lasagne e il suo ragù di carne rimangono ancora adesso ineguagliabili.
Credo non si sia mai scritta una ricetta, lei in cucina, come nella vita, è memoria, istinto e passione.
Pur avendo scoperto tardi il mio amore per la cucina, preparo gli gnocchi tradizionali da sempre,
forse proprio grazie a quel dolce ricordo d’infanzia.
forse proprio grazie a quel dolce ricordo d’infanzia.
Sabato avevo delle patate da finire ed delle rape rosse in frigorifero e, dopo una breve ricerca on-line, ho trovato questa ricetta dettagliata nel blog il Cuore in Pentola.
Appena ho amalgamato gli ingredienti, sono rimasta stupita dalla consistenza perfetta e dal meraviglioso color porpora intenso, sono contenta di non aver fatto delle variazioni importanti a questa ricetta.
Ho deciso di abbinare questo primo piatto con un condimento leggerissimo a crudo per non coprire il sapore particolare e tutto nuovo di questi gnocchi, ecco la ricetta:
Ingredienti per 4 persone
1 kg di patate
140 g di rape rosse bollite
340 g di farina circa
sale qb
noce moscata qb
140 g di rape rosse bollite
340 g di farina circa
sale qb
noce moscata qb
2/3 rametti di maggiorana
1 limone biologico
olio extravergine d’oliva qb
Trentingrana qb
1 limone biologico
olio extravergine d’oliva qb
Trentingrana qb
Lavate le patate, mettetele in una pentola con acqua fredda.
Portate ad ebollizione e lasciate cuocere circa 30/40 minuti (dipende molto dal calibro delle patate).
Lasciate da parte un cucchiaio d’acqua cottura.
Appena cotte, scolatele, pelatele e passatele con uno schiaccia patate ancora calde.
Tagliate le rape a pezzetti, io ho utilizzato quelle sottovuoto precotte, e mettetele in un mixer con un cucchiaio di acqua di cottura delle patate fino ad ottenere una purea.
Unite le patate alle rape, aggiungete la farina, quindi il sale e un pizzico di noce moscata.
La quantità di farina indicata è relativa e dipende dall’umidità delle rape.
Impastate con energia a mano fino ad ottenere un composto omogeneo e asciutto.
Prendete una parte dell’impasto e formate dei filoncini di circa 2 cm di diametro.
Tagliate a pezzettini e disponeteli su un vassoio infarinata, per evitare che si attacchino.
Lasciateli riposare per 30 minuti circa.
Cucinate in abbondate acqua salata per un alcuni minuti.
Scolate ed impiattate.
Aggiungete alcune foglioline di maggiorana spezzettate con le mani, un goccio d’olio e una grattugiata di buccia di limone.
Aggiungete alcune foglioline di maggiorana spezzettate con le mani, un goccio d’olio e una grattugiata di buccia di limone.
Se come mio marito non potete rinunciare al formaggio, aggiungete delle scaglie d’eccellente Trentingrana.
6 commenti
BRAVA SILVIA, PROVEREMO A ME PIACCIONO SIA GLI GNOCCHI CHE LE RAPE ROSSE ,QUALCHE FOTO NUOVA C'E'IN ARCHIVIO?UN ABBRACCIO A TUTTI
Ciao Loredana grazie gentilissima, poi fammi sapere come sono venuti? foto del piccolo giusto? Te le invio sul facebook
Anch'io li ho provati oggi, non erano belli come i tuoi ( ne altrettanto buoni) ma anche Ettore ha gradito molto a cena!! Aspetto altre golose ricette, sei bravissima!!
Ciao Veronica, mi fa tanto piacere che hai preparato questi gnocchi!Caro che buongustaio il piccolo Ettore? Grazie sei troppo gentile alla prossima
favoloso sughettino…. io mi sono arrovellata un ora per trovare un sugo degno alla fine ho usato il succo, il tuo mi sembra freschissmo e che belle foto
Ciao Lara, sì il mio è molto semplice ma da freschezza e non copre il sapore delle rape…Ti ringrazio molto per l'incoraggiamento;) ho la reflex da un mese e tantissimo da imparare, ma la passione non manca!!!