Quest’anno ci attende una Pasqua diversa da sempre, una festività che mai avremo immaginato di vivere così, isolati e lontano da tanti nostri parenti ed amici. In questo periodo non possiamo viaggiare ma solo stare al sicuro nelle nostre case.
Lo ho scritto più volte…Una delle cose che più amo della cucina casalinga è che riesce “a portarti” ovunque desideri…Devi trovare la fonte d’informazione giusta, studiare la ricetta, le sue origini, il suo territorio e magari avere la fortuna di avere un’amico originario di quella zona che ti racconti i suoi ricordi legati a quel piatto. Se riesci a mescolare tutti questi ingredienti e a lasciarti trasportare…Ecco la Cucina diventa Viaggio.
Desidero visitare molti luoghi dell’ Umbria e delle Marche, da molti anni, e sicuramente cercherò di organizzare questo viaggio con la mia famiglia appena possibile. Intanto ho deciso di iniziare a sognare e a “viaggiare” per questa Pasqua diversa con una focaccia originaria di questi territori, profumata, dal sapore intenso di formaggi, che tanto amiamo a casa nostra.
Così complice un libro che mi sono regalata per Natale La Cucina di Montagna – Slow Food Editore e grazie ai preziosi consigli telefonici di Paola, un’amica originaria di Perugia, che vive come me da molti anni a San Martino, ho realizzato la Crescia al formaggio. Questa Ricca focaccia che per tradizione si mangia il giorno di Pasqua. La ricetta è molto sentita in questi territori, e viene tramandata in molte versioni differenti, rappresenta un momento di unione e convivialità già durante le preparazione nella settimana santa.
La pizza di Pasqua è nata per accompagnare sia cibi caldi che freddi, perfetta dalla colazione alla cena. In Umbria si accompagna con uova sode, magari dipinte dai bimbi, e salumi importanti come capocollo.
La mia Crescia
Ispirata al libro di Slow Food che tanto amo, la ricetta è stata da me interpretata per necessità. Essendo difficile reperire, in questo periodo di quarantena, tutti gli ingredienti, ho fatto qualche modifica come l’utilizzo del Trentingrana al posto del Parmigiano Reggiano. Ho inoltre aggiunto dei suggerimenti sulla descrizione dei procedimento inserendo i consigli dell’amica Paola. Ci ho messo del mio inoltre anche nella forma, utilizzando uno stampo da pandoro, invece che da panettone che ha portato ad un buon risultato anche nella forma stellata.
Noi domani l’accompagneremo con speck trentino e soppressa veneta.
Per questa Pasqua 2020 le eccezioni alle tradizioni gastronomiche italiane credo verranno ben tollerate, anche dai più tradizionalisti…Almeno lo spero!
Con la mia Crescia al formaggio
Vi auguro un Pasqua di Speranza e di futura Serenità.
INGREDIENTI
- 500 g di farina di grano tenero
- 25 g di lievito di birra (1 cubetto)
- 150 g di Trentingrana
- 100 g di Pecorino mediamente stagionato
- 100 g di Gruviera
- 150 di latte
- 150 di olio Extra Vergine di Oliva
- 2 noci di burro
- 10 g di sale
- pepe qb
- un cucchiaio di zucchero
PROCEDIMENTO
Mescolate in una ciotola capiente la farina, il Trentingrana e il pepe. Sciogliete nel latte tiepido il lievito e lo zucchero e aggiungetelo alle farine.
Incorporate un poco alla volta le uova, il sale ed impastate unendo l'olio EVO a filo.
Lasciate riposare il composto per 10 minuti
Lavorare il composto su una spianatoia e aggiungete il Pecorino e il Gruviera tagliati a dadini molto piccoli che avrete cosparso di farina, per evitare che finiscano sul fondo dello stampo.
Sistemate il composto in uno stampo stretto ed alto e spennellate la superficie con il burro fuso.
Lasciate lievitare per un paio di ore fino a quando avrà raggiunto il bordo, formando una cupoletta.
Cuocete in forno statico per 15 minuti a 180 gradi, poi coprite con carta forno e continuate la cottura per altri 45 minuti circa. Potete verificare la cottura con uno spiedino di legno che a cottura ultimata dovrà uscita pulito.