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Il Buondì è una morbida brioche con un goloso strato di glassa alla mandorla e tanti granelli di zucchero.
Questa merendina fu inventata nel lontano 1953 dal pasticcere Angelo Motta e divenne la prima merendina italiana venduta tramite la grande distribuzione, una merendina molto amata da mamme e bambini delle diverse generazioni, forse per la semplicità dei suoi ingredienti e per quell’aspetto così goloso.
Nel corso degli anni è stato prodotta da alcune aziendale differenti in quanto nel settore della grande industria dolciaria del nord Italia ci sono state numerose acquisizioni e fusioni, poi nel 2014 Buondì (come altri famosi prodotti Ciocorì etc..) è tornato al suo marchio d’origine: Motta.
La ricetta vincente di base è rimasta negli anni praticamente invariata e tradizionale, anche se sono state inserire alcune golose varianti per esempio al cioccolato o alla confettura.
Volendo proporre questa storica merendina con una ricetta home made a settembre 2017, mi è sembrato importante anche descrivere lo spot più bizzarro del settore alimentare degli ultimi tempi, dove viene proposto proprio il nostro Buondì.
Volendo proporre questa storica merendina con una ricetta home made a settembre 2017, mi è sembrato importante anche descrivere lo spot più bizzarro del settore alimentare degli ultimi tempi, dove viene proposto proprio il nostro Buondì.
La descrivo brevemente (anche lo spot è molto breve) : la bambini più fastidiosa della storia della pubblicità italiana di dice alla sua mamma ” Mamma! Mamma! Vorrei una colazione leggera ma decisamente invitante che possa coniugare la mia voglia di leggerezza e golosità…” e la mamma risponde “Non esiste una colazione così, cara. Possa un asteroide colpirmi se esiste”
La mamma viene annienta da un asteroide istantaneamente. Ecco Rimane solo l’erba bruciata.
Geniale, assurda, ironica, provocatoria, diseducativa, insopportabile (sicuramente la bambina protagonista)…Riguardo a questo campagna si è parlato e detto di tutto e ci sono anche le puntate successive…
Pur non essendo esperta, chi l’ha ideata ha colpito:) perfettamente il suo obiettivo, far parlare di Buondì, una merendina con più di 60 anni di storia, che forse dopo tanti decenni e numerosi passaggi aziendali, aveva bisogno di una campagna efficace e d’impatto.
Oggi propongo i Buondì per la giornata nazionale dedicata alla Merenda del Calendario del Cibo Italiano, è una giornata che per me sa di ricordi, di anni 80, di scuola elementare, di giochi, di compiti a casa, di allegre merende con gli amici d’infanzia.
Oggi propongo i Buondì per la giornata nazionale dedicata alla Merenda del Calendario del Cibo Italiano, è una giornata che per me sa di ricordi, di anni 80, di scuola elementare, di giochi, di compiti a casa, di allegre merende con gli amici d’infanzia.
Contribuiscono insieme a me altre food blogger, con altre 8 famose merendine italiane, da oggi sul sito del Calendario potete quindi trovare una ricca e golosa raccolta di merendine fatte in casa ecco il link .
Io per preparare i Buondì potevo seguire 2 strade, quella leggermente più semplice con lievito di birra e quella un pochino più lunga con il mio lievito madre.
Poi recentemente la mia amica Silvia Laconelli – Moglie da una vita, proprio dopo il nuovo spot, ha ripubblicato la sua ricetta su Facebook (la ricetta originale a cui si è ispirata è questa).
Una volta visto il suo post non ho potuto sottrarmi e realizzare i Buondì proprio con lievito madre.
Ho dovuto calcolare tempi mediamente lunghi di lievitazione ed applicarmi con qualche piega etc…Due giorni e mezzo di attesa ma appena sfornati il mio soggiorno profumava come una pasticceria e ho ottenuto le mie merendine soffici e buonissime.
L’attesa e l’impegno sono state ampiamente ricompensati dalla bontà di questi Buondì, ecco la ricetta:
150 g di lievito madre rinfrescato e maturo*
1 cucchiaino di miele
250 g di farina 00 + 250 g di farina Manitoba (oppure 500 g di farina w330)
60 g di burro
1 uovo intero
2 tuorli
24 g di olio di semi di girasole
12 g di sale
100 g di zucchero
100 g di acqua + 100 g di latte
2 cucchiai di polvere di vaniglia.
Glassa
48 g di farina di mandorle
16 g di farina di nocciole
110 g di zucchero
50 g di albumi
12 g di fecola di patate
1 o 2 gocce di estratto di mandorla
granella di zucchero
Preparazione del lievito e lievitino:
*La sera precedente rinfrescate il lievito madre. Dopo 3 ore mettetelo in frigorifero.
Al mattino fate un secondo rinfresco.
Portatelo a maturazione lasciando fuori dal frigo circa 3 ore.
Mescolate le farine.
Mescolate le farine.
Spezzettate il lievito in 100g di liquido preso dal totale, aggiungendo 1 cucchiaino di miele e 100 g di farina sempre presi dal totale.
Preparazione dell’impasto
Dopo un ora circa procedete aggiungendo il rimanete liquido, 1/5 dello zucchero (1 cucchiaio circa) e tanta farina quanto basta perché si aggrappi alla foglia.
Aggiungete l’albume, 1/5 dello zucchero e la farina necessaria (3/4 cucchiai) perché l’impasto si aggrappi alla foglia.
Inserite 1 tuorlo, 1/5 dello zucchero e la farina che serve per portare l’impasto in corda.
Inserite il secondo tuorlo con la stessa procedura.
Aggiungete il terzo tuorlo, il sale e lo zucchero, quando l’impasto si aggrappa alla foglia inserire, metà della farina rimasta, abbassate la velocità. Ribaltare l’impasto e aggiungere tutta la farina rimasta.
Se l’impasto risultasse troppo consistente si possono aggiungere fino a 15 g di acqua.
Riducete il burro con spatola a crema ed inseritelo poco alla volta.
Dopo aver lasciato assorbire tutto il burro inserire a filo l’olio, poi ribaltate l’impasto, inserite la vaniglia e amalgamate.
Lasciate un ora in una ciotola coperta e riponete in frigorifero fino al giorno seguente.
Al mattino togliete l’impasto dal frigorifero e riportate a temperatura ambiente.
Ribaltate sul piano di lavoro, schiacciandolo leggermente, fate un giro completo a 3 pieghe.
Arrotondate e coprite a campana per 1 ora.
Ricavate la pezzatura che preferite (per me 13 pezzi da 80 g), per ogni pezzo appiattite leggermente e ripiegate dei piccoli lembi verso il centro ruotando, cercate di formare un filoncino, sigillate molto bene e girate.
Metteteli in una teglia distribuendoli separati da abbondate carta forno, ecco alcune foto delle ultimi fasi della preparazione dei Buondì:
Fateli lievitare in forno 10 ore con la luce spenta.
Intanto preparate la glassa mescolando tutti gli ingredienti insieme e lasciatela in frigorifero fino all’utilizzo.
Io mi sono presa tardi, 1 ora prima della fase finale di lievitazione, ho quindi preparato la glassa e poi l’ho riposta 1 ora in congelatore (ho notato che così la consistenza era molto comoda da distribuire).
Terminata la lievitazione utilizzate il sac à poche o un cucchiaio e distribuite la glassa sopra i Buondì, cospargete quindi con la granella di zucchero.
Infornate a 180° in forno statico per 20 minuti circa
Una volta sfornati potete spennellati con del latte. Buona merenda o colazione.
8 commenti
buoni i buondì, golosi, semplici e intramontabili! La merendina di una vita che credo piacerà sempre a tutti e tu Silvia, l'hai realizzata magnificamente!
Buondì Alessandra:) sì è vero non stancano mai e prepararli fatti in casa e con il lievito madre è stata un piacere, grazie mille
Cara silvia quella pubblicità fa davvero il suo sporco lavoro perché in effetti ne parlano tutti! E mi trovi assolutamente d'accordo con te: bambina detestabile!!! Amabili invece all'impossibile i tuoi buondì. Hai avuto una pazienza infinita. I lievitati a volte fanno penare. Sono venuti buonissimi e anche la glassa in superficie é tale e quale agli originali. Solo che i tuoi sono più belli e sani!!!
Ciao Milena, chissà fra quante bimbe antipatiche l'avranno scelta:) Ti ringrazio molto, io non sono brava ad aspettare
i lievitati, ma questa volta ero molto motivata dalla giornata del Calendario…Sei sempre gentilissima e scusa per il ritardo della risposta!!! Un bacione
E' odiosa…la potrebbero proprio togliere!!! E poi se devo essere sincera non sono più come quelli di una volta….meglio farseli in casa.
Buona giornata e ancora complimenti
Ciao Mila, a molti non piace questo spot…Vedremo come proseguono con quelli successivi!
Sai che io è da tanto che non li compro…Sempre la scelta migliore farli in casa:)
grazie mille
Ricetta testata! Fantastici, soffici, ottimi Buondì. Che dirti, se non grazie per la ricetta.
Un saluto dal Piemonte
Cinzia
Gentile Cinzia,
ti ringrazio tanto e mi fa proprio piacere che siano venuti bene i tuoi Buondì.
Grazie di cuore per avermi scritto qui sul blog:)